Convegno Nazionale Firenze Federpol

Firenze: grande partecipazione per il Convegno Nazionale Federpol dedicato a privacy e dati personali

Importante giornata di lavori con tanti interventi realizzati da relatori di prestigio nazionale nonché esperti in materia di privacy e dati personali, quella che si è tenuta presso il prestigioso auditorium della Camera di Commercio di Firenze in data venerdì 29 ottobre 2021. Nel cuore economico del capoluogo toscano si è tenuto il convegno nazionale Federpol intitolato “La tutela dei dati personali nelle indagini aziendali, civili e penali” moderato dal Dott. Marco Finelli Direttore di Retesole. L’evento ha permesso di approfondire numerosi aspetti che, oltre ad essere articolati, si riflettono quotidianamente nella vita delle persone.

Il Presidente di Federpol Luciano Tommaso Ponzi ha affermato : “Il tema trattato durante il convegno è stato importante e molto richiesto da tutti gli investigatori privati, gli informatori commerciali e da parte di tutta la categoria interessata dalla tutela dei dati personali. Abbiamo avuto l’importante intervento del Componente dell’Autorità del Garante per la protezione dei dati personali Dott. Guido Scorza, un intervento che ha dato un segnale importante per l’apertura, l’interlocuzione ed il confronto con il Garante”.
Il Presidente sottolinea che in questo preciso momento vi è una grande attenzione, anche grazie al lavoro svolto da Federpol, nei confronti del mondo dell’investigazione privata, ribadendo l’obiettivo di Federpol che è quello di portare a conoscenza delle istituzioni le problematiche della categoria. Durante il convegno sono inoltre intervenuti anche Magistrati, consulenti in materia ed il Procuratore della Repubblica di Pisa il Dottor Crini che ha realizzato un importante intervento nell’ambito delle indagini difensive.

Il programma e le dichiarazioni dei relatori

Notevole è stata la partecipazione, i contenuti espressi durante l’evento si sono dimostrati a detta di tutti i partecipanti all’altezza delle aspettative. Il programma e gli interventi che si sono susseguiti durante l’evento potete consultarli nella locandina e nel programma che riportiamo di seguito:
>> Locandina
>> Programma

In relazione all’intervento tenuto dal Componente dell’Autorità del Garante per la protezione dei dati personali Dott. Guido Scorza, collegato telematicamente, Alberto Paoletti del Comitato degli Studi Legislativi di Federpol ha ribadito: “La grande attenzione dimostrata alla nostra categoria in relazione alle criticità soprattutto riguardo al tema spinoso dell’informativa da rilasciare alla persona presso la quale vengono raccolti dati e anche nelle modalità di comunicazione dei dati stessi, è stata evidenziata dal Dott. Scorza con l’apertura dell’Autorità nell’attivare un percorso di rivisitazione delle norme per trovare delle applicazioni più attinenti ai giorni d’oggi”.

Se Alessandro Crini, Procuratore della Repubblica di Pisa, ha dedicato il proprio intervento agli spazi operativi per l’investigazione privata, il Resp.le sez. Genetica “Eurofins Genoma Group” Dott. Pasquale Linarello ha parlato del delicato lavoro di raccolta delle prove scientifiche. Vincenzo Ricciuto, professore ordinario di diritto civile all’Università degli Studi Tor Vergata di Roma, si è concentrato altresì sull’informativa all’interessato e sulla comunicazione delle risultanze investigative al committente dichiarando: “Il tema della prospettiva giuridica e relativo alla cosiddetta informativa da dare al soggetto interessato, considerando l’attuale disciplina molto restrittiva, rendono particolarmente complicata e problematica l’attività d’impresa nel campo delle investigazioni. Il tema della trasparenza è importante, ma nell’attività d’impresa c’è un oggetto che nell’attività di investigazione non può essere sottoposto ad un tema di trasparenza, determinando ai sensi dell’art. 41 della costituzione una limitazione clamorosa della propria attività. Occorre quindi aprire un dialogo con il Garante al fine di ottenere delle interpretazioni che permettano delle aperture sulla possibilità di svolgere questo tipo di attività ed in alcuni casi cercando di modificare talune norme del codice deontologico”.

Nella seconda parte di giornata del convegno si sono succeduti sul palco l’avvocato Petra D’Andrea dello Studio Legale Forconi, Roberto Mugavero presidente Osdife e Marco Martorana Presidente di Assodata e patrocinatore del convegno Federpol.
Matteo Forconi, avvocato dello Studio Legale Forconi, ha rilasciato alcune dichiarazioni di interesse comune: “Vi sono molti strumenti che i datori di lavoro possono utilizzare per difendere quelli che sono i propri asset e le proprie operatività di carattere economico, tuttavia mi preme sottolineare il fatto che occorre assolutamente rispettare quelle che sono le norme codicistiche, è quindi importante affidarsi ad operatori specializzati e mai improvvisarsi anche tramite propri funzionari e manager aziendali. Nel caso di sospette condotte illecite, come pocanzi sottolineato, ci si dovrebbe avvalere di istituti di vigilanza ed investigatori privati, muniti di licenza, in quanto, in denegata ipotesi, non solo le prove non potrebbero essere utilizzate ma potrebbe essere passibili di condotte penalmente rilevanti. Vi sono una serie di strumenti che possono e debbono essere utilizzati purché all’interno di quella che è la normativa vigente”.

D’Andrea, avvocato dello Studio Legale Forconi, nel suo intervento si è focalizzato sulla privacy ed i controlli difensivi in ambito aziendale, portando d’esempio molti casi in campo aziendale che evidenziano problematiche che si manifestano nel quotidiano. Il relatore del convegno dichiara: “Ho voluto sottolineare durante il mio intervento l’auspicio da parte di tutti che ci siano degli strumenti e dei criteri che pongano anche dei limiti ad una discrezionalità dei giudici che oggi portano a sentenze paradossalmente molto diverse l’una dall’altra”.

L’intervento del Prof.Mugavero, Presidente di Osdife, incentrato sulle applicazioni pratiche nonché sui limiti della legge si è trasformato in un interessante dibattito grazie alle osservazioni fatte da alcuni dei presenti in sala: “Quello che è emerso soprattutto dalla sala ed anche dagli umori trasmessi dai partecipanti, gli investigatori privati – dichiara il Presidente di Osdife – è la necessità di comprendere come certificare anche le attività che vengono fatte in relazione all’acquisizione informativa e soprattutto di utilizzo investigativo di notizie da fonti aperte. In questo, come dicevo, credo che Federpol possa essere promotore del nuovo percorso formativo e di aggiornamento anche per incentivare questa certificazione di capacità e di competenze”.

Il convegno è stato poi chiuso dagli interventi di Marco Torre, Tutore di procedura penale all’Università di Firenze e di Riccardo Martina, consulente per la privacy: il primo ha riflettuto sul sistema normativo multilivello nell’ambito della privacy e del diritto di difesa mentre il secondo si è soffermato sul trasferimento dei dati personali verso i paesi terzi.

La qualità dei corsi Federpol e le certificazioni

Stefano Cimatti, Presidente del Comitato di Formazione Federpol, presso l’auditorium della Camera di Commercio di Firenze, ha rimarcato come durante la lunga giornata di lavoro si sono tenuti tanti interventi con relatori importanti per parlare soprattutto dei dati personali e delle correlazioni in vari ambiti, ecco le parole del Dott.Cimatti: “La normativa sulla privacy ha inciso maggiormente sulla nostra attività, sulle modalità di esecuzione delle indagini, sulle modalità di trattamento dei dati e sulle motivazioni che legittimano la nostra attività. Il parterre, gli ospiti, i relatori ed anche quelli che sono venuti per portare un saluto, la presenza delle forze dell’ordine e delle autorità locali – continua il Presidente del Comitato di Formazione Federpol – evidenziano l’importanza che l’associazione ha assunto a livello istituzionale, grazie all’enorme quantità di lavoro dell’attuale esecutivo. Ci siamo rivolti a tante realtà universitarie, lo dico perché in questi momenti emergono, un po’ dappertutto corsi sulla criminologia e sull’investigazione, molti sono corsi fatti da istituti privati che non hanno poi nessun riconoscimento normativo, tutti i corsi Federpol sono certificati da università italiane.”

Il Presidente del Comitato di Formazione invita tutti a fare attenzione sulla qualità dei corsi e sulla certificazione rilasciata, sottolinea inoltre come la giornata di Firenze sia la testimonianza della qualità del lavoro svolto, del livello raggiunto dall’associazione e del livello che si vorrà raggiungere per tutti i prossimi eventi.

Le dichiarazioni del Presidente Federpol

Il Presidente Luciano Tommaso Ponzi ha voluto poi sottolineare: “Io tengo sempre a rimarcare che l’investigatore privato è di utilità sociale e quindi utile per la collettività, cerco sempre di essere proattivo e consiglio a tutti i colleghi di approfondire le conoscenze, partecipando ai nostri incontri. Questi appuntamenti servono per far conoscere all’opinione pubblica chi è veramente l’operatore che lavora nell’investigazione privata, certamente non è quello stereotipato nei romanzi piuttosto che nei film o nelle serie televisive, noi siamo invece ben al dentro ai limiti della legalità, le nostre azioni sono per il sostegno della legalità, del giusto processo e della ricerca della verità”.

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Le interviste ai relatori in video

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